Vita di San Domenico da Fuligno Abbate dell’Ordine di S. Benedetto
Estratta dal Latino originale, che si conserva nella Chiesa di Sora, e data in luce per il Padre Gasparo Spitilli di Campli della Compagnia del Giesù; per ordine di Monsignore Giustiniano Orfini
Ristampa anastatica dell’edizione di Roma del 1604, con una Introduzione di Sofia Boesch Gajano
Anno di pubblicazione | 2014 |
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Pagine | 88 |
Note | appendice iconografica |
Descrizione
Le vicende terrene e le virtù spirituali di San Domenico da Foligno (meglio noto come di Sora o di Cocullo) si dipanarono attraverso le zone rurali e montane dell’Umbria, del Lazio e dell’Abruzzo, tra eremitismo, fondazione di chiese e monasteri e predicazione contro il malcostume del clero e gli abusi dei laici, lontano dai grandi centri e dalle strutture ecclesiastiche ma vicino alle signorie locali come i potenti conti dei Marsi.
Questa è la prima opera a stampa sulla vita e i miracoli del Santo, che il gesuita abruzzese Gaspare Spitilli da Campli tradusse dalla Vita di Sora, manoscritto derivato dal testo della Vita scritta da Alberico da Montecassino (1060-1061). Essa ci restituisce la rappresentazione di un personaggio che come scrive Sofia Boesch Gajano nell’Introduzione «incarna il passaggio fra monachesimo di tipo ‘stanziale’ e quello che alla vocazione di una vita perfetta nella solitudine dell’eremo o nel chiuso delle mura monastiche ha unito l’impegno pubblico per la riforma della Chiesa e della società cristiana».