Sul lago Fucino e sue escrescenze
Da un manoscritto della Biblioteca Angelica di Roma – Introduzione, trascrizione e note a cura di Antonio M. Socciarelli
Il 9 agosto 1862, dopo lunghi e dispendiosi lavori, si dette inizio al primo scolo delle acque dal Fucino, il terzo lago d’Italia per estensione.
Anno di pubblicazione | 2012 |
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Pagine | 52 |
Note | ill. a col. n.t., in 8°, XLVIII |
Descrizione
Il prosciugamento del Fucino, oltre ad essere ricordato come una delle più imponenti opere d’ingegneria idraulica a livello mondiale, cambiò la geografia di un territorio e diede l’avvio ad una profonda e radicale trasformazione economico-sociale della Marsica.
Esattamente 150 anni dopo, Edizioni Kirke intende ricordare questo avvenimento, riscoprendo un’inedita relazione manoscritta del 1816, che ha il pregio di aver contribuito alla ripresa dei lavori di ripristino dell’antico emissario romano per il prosciugamento del Fucino.
L’autore Tommaso Brogi (Avezzano, 1754-1827) fu avvocato, giudice, ricercatore e raccoglitore di antichità , uno dei maggiori protagonisti della cultura abruzzese tra Settecento ed Ottocento. Fu membro dell’Arcadia e socio del Regio Istituto d’Incoraggiamento alle Scienze Naturali di Napoli.
Nelle pagine del volume si descrivono l’origine dei popoli marsi, le antiche città del territorio intorno al Fucino, l’etimologia, l’idrografia e le tecniche di pesca utilizzate nel lago, oltre ad un excursus delle inondazioni dal periodo romano sino all’epoca contemporanea.
Il libro è arricchito in Appendice da uno scritto del medico ed archeologo Carmelo Mancini (Collelongo, 1824-1902) dal titolo “Descrizione di un’antica grotta idrofora”.