La Marsica in due secoli
Tra intellettuali, sovversivi e latifondisti
Grazie anche alla fortuna dell’impietosa descrizione sociale fatta da uno dei suoi più illustri figli, Ignazio Silone, per lungo tempo la Marsica, territorio dell’Abruzzo interno, è stata relegata ad impersonare esclusivamente il simbolo dell’arretratezza culturale e della vita diseredata di generazioni legate alla terra attraverso i più inumani vincoli feudali.
Anno di pubblicazione | 2012 |
---|---|
Pagine | 120 |
Note | bross. edit., con inserto a colori |
Descrizione
I contributi che Guido Jetti raccoglie in questo libro mostrano d’altra parte due secoli che hanno visto il fiorire di interessanti figure d’intellettuali, l’affermazione di un fermento sociale e politico non casuale, un’articolata religiosità popolare, nonchè l’ascesa di una nuova classe imprenditoriale legata allo sfruttamento delle terre del Fucino e che fece soprattutto la fortuna di Avezzano, cittadina che diventerà , tra Ottocento e Novecento, il centro economico e culturale preminente dello scacchiere marsicano.