Le infauste miniere e i balli sismici
Cosimo De Giorgi e l’Abruzzo (1875-1899)
I molteplici interessi culturali di Cosimo De Giorgi (1842-1922), che nella natia Terra d’Otranto trovarono massima espressione, emergono anche in relazione all’Abruzzo, grazie a pubblicazioni, resoconti di attività e documenti che attestano rapporti personali e collaborazioni.
Anno di pubblicazione | 2023 |
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Pagine | 184 |
Note | ill. n.t. |
Descrizione
Nel corso di vari soggiorni, De Giorgi ebbe modo di condurre ricerche nell’ambito delle scienze della terra, di realizzare e verificare impianti per la meteorologia, di dedicarsi alla tecnologia applicata all’agricoltura, annotare impressioni di viaggio, descrivere importanti chiese medievali, discutere aspetti di storia dell’arte. Referenti furono Concezio Rosa, Pio Mazzoni, Antonio De Cesaris, Enrico Signorini, Antonino Vicentini, Antonio Monticelli, Vincenzo Bindi, Pietro Piccirilli e altri, sullo sfondo dell’articolato paesaggio di città e territori: L’Aquila, Teramo, Chieti, Penne, Vasto, Castel del Monte, Notaresco, le valli dei fiumi Pescara e Aterno, la conca di Sulmona, il Gran Sasso e Campo Imperatore. Il presente volume offre una sintesi dell’articolata vicenda abruzzese di De Giorgi sulla base di pubblicazioni e documenti. Espressioni più intense del rapporto dello studioso leccese con la regione sono le ricerche sui giacimenti di lignite di Campo Imperatore, quelle finalizzate alla difesa dai terremoti all’Aquila e l’analisi di San Clemente al Vomano, monumento dell’arte e dell’architettura medievale abruzzese.